Parco Ticino

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(Pagina 4) I Percorsi del Parco Naturale Lagoni di Mercurago


I Perccorsi del Parco Naturale Lagoni di Mercurago




  • Percorso delle zone umide
Le zone umide costituiscono il "cuore" del Parco dal punto di vista naturalistico, oltre che geografico. Sono costituite per lo più da paludi e stagni che hanno avuto origine grazie allo scioglimento del ghiacciaio che circa 10.000 anni fa diede al territorio l'impronta geomorfologica attuale. Nelle zone umide sono
conservate rare specie di flora acquatica e palustre, riconoscibili e apprezzabili grazie al lavoro di guide esperte; troviamo inoltre una notevole quantità di anfibi e un'interessante fauna acquatica.
Il percorso parte da Via Gattico, presso la Sede del Parco. Al termine di una breve salita, si devia a destra per la "Stra' dal Bagain". Oltrepassata una piccola depressione si imbocca il sentiero che conduce alla ex cascina "Camotta". Oltre la cascina è possibile ammirare lo stagno "della Camotta": esempio lampante del fenomeno di naturale interramento che interessa buona parte delle zone umide del Parco. Al termine del sentiero si arriva all'incrocio con "Stra' di Lagon" e ci si dirige al Lagone. Sulla sinistra del sentiero sono visibili le tracce di un fossato che permetteva, ancora nella prima metà del secolo, il collegamento tra le più importanti zone umide del Parco.
  • Percorso dei boschi 
Tre quarti della superficie del Parco è occupata dal bosco; al suo interno è possibile ammirare alcuni esemplari della fauna selvatica tipica della zona: scoiattoli e piccoli roditori, insettivori, lepri, uccelli, anfibi, rettili, invertebrati e volpi.
Il percorso parte da "Stra' di Valett" e raggiunge "Stra' di Pianel da Gatic", fino a incontrare il "Sente' di Busch"; gli spazi boschivi del parco sono caratterizzati da Robinie, Farnie e Castagni, insieme a Betulle e ad altre specie di minor diffusione. Lungo il percorso dei boschi incontriamo una zona di brughiera in cui i boschetti di Farnia si fanno radi, la Betulla si fa pioniera e si presentano in modo diffuso il Pino Rigido e, soprattutto, il Pino Strobo.
  • Percorso archeologico 
Per superare il mero aspetto naturalistico del parco presentiamo il percorso archeologico, intrigante itinerario che conduce alla visita di due necropoli: una al Motto Lagone, di epoca golasecchiana (VI-V secolo a.C.), con 10 tombe a cassa in grosse lastre di pietra, l'altra al Motto Caneva, di età romana (II-V secolo d.C.), con altre 10 tombe a cassa realizzate con materiali e tecniche diverse.
  • Percorso della attività produttive
L'attività produttiva di primaria importanza all'interno del Parco è quella dell'allevamento del cavallo da corsa che vanta nobili tradizioni risalenti agli inizi del secolo; alcuni lembi di territorio del parco sono destinati a piccole aziende a conduzione familiare e ad attività agricole. Il percorso, dunque, permette di visitare alcune aziende in cui si pratica l'allevamento equino e dei purosangue, ma anche falegnamerie, cascine, aziende agricole e un allevamento bovino da latte.


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